La storia

 

L’Istituto Comprensivo 2 sorge nel territorio del Comune di Arzachena, celebre per la Costa Smeralda e culla di 8 straordinari siti archeologici, con 6 mila anni di storia. Verdi vallate, rilievi granitici, borghi sul mare, zone fluviali e 88 chilometri di costa tempestata da oltre 50 spiagge fanno di Arzachena una destinazione unica per varietà e bellezza del paesaggio. Il territorio è caratterizzato dalla presenza di un variegato panorama di strutture ed associazioni, pubbliche e private, di tipo solidale, sportivo e culturale utilizzate sia dalle famiglie sia dagli alunni. La scuola collabora da sempre con queste associazioni e, in particolare, con il Comune, che finanzia progetti per l'inclusione e per il potenziamento dell’offerta formativa. Il contesto socio economico di provenienza degli studenti è multiculturale, visti i flussi migratori per motivi lavorativi legati al settore turistico e dell'edilizia. L’ incidenza degli alunni con cittadinanza non italiana nella nostra scuola è del 8%, sono per lo più alunni provenienti dal Marocco, dalla Tunisia, dalla Romania, dalla Cina. Non si registrano alunni provenienti da aree particolarmente svantaggiate. Nelle diverse realtà in cui opera la scuola, gli enti locali (servizi sociali) svolgono funzioni fondamentali per aiutare i nuclei famigliari in difficoltà e, il servizio educativo, contribuisce al supporto scolastico ed extra-scolastico degli alunni con difficoltà educative e didattiche. La scuola diviene così un luogo di scambio interculturale tra diverse etnie e un'opportunità formativa per garantire la piena integrazione di alunni e famiglie, e per superare lo svantaggio socio-culturale.  L'attivazione della progettazione didattica assume un ruolo fondamentale per le famiglie e per il sostegno del percorso di istruzione dei propri figli. In quest’ottica, una partnership educativa, come ribadisce la nostra Costituzione, assegna alla famiglia e alla scuola la responsabilità di educare e di istruire i giovani. Nell’attuale fase di promozione e realizzazione della corresponsabilità educativa, va considerato quindi l’iter normativo e le buone pratiche già realizzate nelle scuole, sia statali che paritarie, che hanno preparato il terreno scolastico rendendolo sensibile ad un lavoro sinergico con le famiglie e con gli studenti e ad un miglior uso delle opportunità e degli strumenti già disponibili nelle scuole. La scuola, negli anni, si è innovata e rinnovata ma non va dimenticato il periodo storico che stiamo vivendo. L’emergenza sanitaria Covid-19 minaccia la perdita di tanti progressi realizzati finora. Secondo le Nazioni Unite, oltre il 91% degli studenti di tutto il mondo è stato colpito dalla chiusura temporanea delle scuole. E non solo la pandemia. Ad esempio, anche la recente sensibilità ai problemi derivanti dal rapporto delle attività umana con l’ambiente e con la preservazione degli ecosistemi e delle biodiversità mette bene in luce la rilevanza di una scuola in cui si apprendono sistemi di conoscenza, conoscenze e capacità di renderle operative. Infatti la scuola dovrebbe generare uomini e cittadini consapevoli e liberi, nel senso che tutto il loro mondo è il frutto di una conquista personale. Tale scuola non impone ad esempio valori, ma offre a ciascuno la possibilità di conoscerli, nonché i mezzi adeguati per costruire la propria realtà valoriale. Il nostro Istituto si cala, non solo nel contesto locale, ma si pone obiettivi più ampi con una visione “universale”, promuovendo e attivando progetti di cittadinanza basandosi sugli obiettivi fissati dall’ Agenda 2030: “ i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile e i 169 traguardi dimostrano una dimensione ambiziosa di questa nuova Agenda universale: essi mirano a realizzare pienamente i diritti umani di tutti e a raggiungere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione di tutte le donne e le ragazze. Essi sono interconnessi e indivisibili e bilanciano le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: la dimensione economica, sociale ed ambientale.”